Riteniamo sia dovere della nostra Associazione condividere, ora che è possibile, alcune notizie ed allo stesso tempo fornire delle spiegazioni, mossi dal rispetto nei riguardi delle persone anziane nostre ospiti. Ed in particolare di coloro che hanno subito soprusi negli ultimi mesi, delle loro famiglie e del personale che lavora ogni giorno con professionalità e competenza.

La dirigenza della Associazione Cante di Montevecchio, a seguito della segnalazione di comportamenti inadeguati ricevuta da componenti del personale della Residenza Protetta Giovanni Di Bari, ha effettuato un esposto alle forze dell’ordine affinché indagassero per verificare la fondatezza delle segnalazioni. Fornendo a Carabinieri e Magistratura tutti gli elementi necessari alle indagini, nella profonda convinzione che la giustizia sia sempre strumento di ricerca della verità e di tutela, in questo caso, delle persone fragili.

Il lavoro dell’Autorità Giudiziaria ha richiesto il tempo necessario e, solo al termine delle indagini, in data 12 maggio, il Giudice per le Indagini Preliminari ha ordinato la misura cautelare di sospensione dal lavoro della persona indagata.

Allo stesso tempo l’Associazione sta mettendo in atto tutti i provvedimenti disciplinari necessari affinché l’operatrice non venga reintegrata nel posto di lavoro.

Non abbiamo mai smesso di lavorare a tutela dei nostri ospiti e lo abbiamo sempre fatto con serietà e professionalità; prova ne è anche il fatto che in questo tempo di emergenza, la nostra struttura non ha registrato contagi da Covid-19.

Continueremo a lavorare con impegno sempre maggiore: lo sgomento e il dispiacere dei familiari sono anche i nostri.

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