FANO, 11 aprile – “La valigia color amaranto nasce dopo un viaggio interiore alla ricerca dell’ IO più profondo, un IO spesso dai contorni non ben definiti in chi delle proprie origini non sa nulla e l’unica certezza è l’amore smisurato di chi ti ha strappato ad una vita di miseria e di sofferenze”. Sono queste le emozioni che hanno spinto Gargi Ferri, attualmente servizio civilista presso il Cante di Montevecchio, a scrivere un racconto dedicato alle donne: “a noi donne e alla sfida costante a cui siamo sottoposte ogni giorno… proprio perché siamo donne in questa società che non sempre ci riconosce nel nostro duplice ruolo di lavoratrici e madri”.

L’autrice, una ragazza ventiduenne originaria di Nuova Dehli, da sempre appassionata alla scrittura, racconta –  “Proprio da un viaggio in soffitta, attraverso oggetti del passato, la protagonista del mio libro si ritrova a percorrere la sua vita e sfilano delusioni, speranze, affetti e sentimenti… Un turbinio di pensieri, quasi un monologo, che sfoceranno nell’epilogo finale… di cui non posso scrivere nulla… E solo nelle ultime righe appare al lettore il vero tema del manoscritto… Un tema di grande attualità”.

La valigia color amaranto (Ensemble Edizioni, 2018) è il primo romanzo di Gargi, ed è stata premiata al festival della saggistica Passaggi Festival.