FANO 12 aprile  – “Abbiamo dato vita ad un progetto di biblioteca diffusa, insieme ad altre realtà del territorio. – sottolinea con entusiasmo Giovanni Di Bari, responsabile dell’area sviluppo e nuove progettualità del Cante di Montevecchio. E continua:  Un misto tra book-crossing e biblioteca di strada, goodreads italian e circoli di lettura, in un contesto in cui chi si occupa di servizi alla persona e di sviluppo delle comunità locali deve fare rete e condividere saperi”. Il Cante di Montevecchio, specializzato in servizi sociali e sociosanitari è presente sul territorio da cento anni esatti e ha colto l’occasione del centenario per dare il suo contributo. Ha pensato a chi si occupa di scienze sociali e vuole approfondire e scambiare testi aggiornati sul lavoro sociale e di comunità. Confrontandosi con colleghi del mondo non profit, dell’università, dei servizi pubblici della provincia, ci si è accorti che ognuno aveva messo da parte decine o centinaia di libri specialistici e aggiornati. Ma che nessuno aveva pensato a metterli in comune e a promuoverne l’utilizzo come se facessero parte di una unica biblioteca, sia pure se diffusa su tutto il territorio provinciale. Potere prendere un libro in prestito, soffermarsi a chiacchierare con un collega di una struttura che rappresenta uno dei poli della biblioteca diffusa, diventa anche un’occasione per scambiare idee e progettualità tra professionisti, operatori sociali, esperienze associative. 

Bibliotecante partirà entro fine aprile, un servizio unico in tutta Italia che permetterà a chiunque – cittadino, docente, operatore sociale, professionista del settore, volontario, amministratore pubblico, ricercatore sociale – di avere a disposizione i migliori libri sul lavoro sociale e di comunità stampati  negli ultimi anni. I primi punti di smistamento, oltre al Cante di Montevecchio, si troveranno a breve presso la cooperativa Crescere, la cooperativa Polo9, Libera.mente, il DIESMN, l’Ambito Territoriale Sociale 6.  

Prendere un libro in prestito sarà molto semplice. Ci si collega qui sul sito del Cante di Montevecchio, cliccando sul bottone “BIBLIOTECANTE” – si consulta il database, si sceglie il testo e si ottengono informazioni in tempo reale su dove andare a ritirarlo. Chiude Giovanni Di Bari: “Siamo solo all’inizio.  Nelle prossime settimane presenteremo altri due progetti collegati allo sviluppo di saperi e pratiche riguardanti lo sviluppo delle comunità locali.  Progetti su cui non esistono primogeniture, ma solo la volontà di farli crescere insieme a tutte quelle realtà che si occupano di economia sociale che hanno voglia di scommettere su un rilancio culturale dei territori”.